“Scusami, non mi hanno fatto un briefing… mi racconti da dove partiamo?”
Inizia così, con la disarmante franchezza di chi ha poco tempo e tanta sostanza, la chiacchierata con Gianni Testa, direttore artistico, produttore e fondatore di Joseba Publishing. Un’ora dopo, quel tono iniziale si è trasformato in entusiasmo condiviso: idee che si somigliano, obiettivi che si intrecciano, visioni che trovano spazio comune.
L’idea di Enjoy You nasce proprio da qui: dalla voglia di dare voce a chi oggi rischia di restare invisibile. Artisti emergenti, producer indipendenti, etichette giovani. Persone con talento, ma senza le connessioni giuste. E mentre noi costruiamo una rete fatta di contenuti editoriali, web radio e piccole occasioni di visibilità, Gianni ci ricorda perché vale la pena farlo.
“Noi siamo management, produzione, distribuzione e promozione. Facciamo da major, ma con un’anima diversa. Quando prendiamo un artista, lo seguiamo a 360°: dall’immagine ai social, dalla scrittura dei brani agli opening nei live.”
Parlare con Gianni significa attraversare la musica italiana degli ultimi trent’anni. Da Castrocaro ai musical con Ranieri, dalla TV generalista ai grandi teatri, fino alla fondazione della sua etichetta. Ma non è nostalgia. È costruzione. È radice.
“Ho deciso di smettere di scrivere per me stesso e di mettermi al servizio degli altri. Faccio scouting, accompagno, ascolto. La prima domanda che faccio a un artista è: ‘Perché vuoi fare musica?’ Se mi parli di soldi e fama, ci siamo già persi. Ma se mi parli di emozione, allora ci siamo.”
Joseba oggi gestisce 30 artisti, da giovani promesse ad artisti con fanbase solide. Ma il cuore del progetto resta intatto: coltivare il talento, senza rincorrere le mode. Anzi, facendo dell’originalità e della diversità un criterio di selezione.
“Non voglio artisti in serie. Quelli che indossano le stesse scarpe, dicono le stesse cose. Voglio chi è diverso. Chi, in altri contesti, verrebbe bullizzato. Qui, viene protetto.”
Condividiamo con Gianni una convinzione: che la visibilità sia la condizione necessaria per far nascere qualcosa. La partecipazione a un talent o l’ingresso in una playlist non bastano, se intorno non c’è un lavoro di storytelling, identità, visione.
“Enjoy può essere un canale in più per far arrivare il messaggio degli artisti. Una vetrina, certo, ma anche una narrazione. Più costruisci visibilità, più costruisci pubblico.”
E se il nostro approccio è editoriale – interviste, articoli, contenuti scritti –, Gianni ci riporta con i piedi per terra: “Oggi la parte visiva è imprescindibile. Se non ci sei visivamente, è come se non esistessi. Ma l’immagine da sola non basta. Come un brano: se l’arrangiamento è pazzesco, ma la canzone è brutta, non funziona. L’uno senza l’altra non regge.”
Ci lasciamo con la voglia di fare qualcosa insieme, davvero. Di costruire una collaborazione che unisca le forze: noi con i nostri contenuti, Gianni con i suoi artisti e la sua visione. E con un’immagine che resterà in testa:
“Abbiamo una sede di 350 metri quadri ai piedi di San Pietro. Uno studio con sale vere, dove ancora si registra tutti insieme, dal vivo. Dove un’orchestra suona per davvero. Dove la musica è ancora un mestiere artigianale.”
È da lì che riparte tutto. Anche per noi.





