Ehi ragazzi, siete pronti a scoprire un po' di me e del mio mondo?
Prima di buttarci a capofitto, permettetemi di presentarmi: sono Raffaele, ma nel mondo della musica mi chiamano Raspa, un giovane classe 96 proveniente da Belluno, una città che forse conoscete poco ma che ha tanto da dire.
La mia avventura musicale è iniziata dietro una batteria, suonando in band che spaziavano dal punk al metal, passando per l'hardcore punk e il metalcore. Ma poi, come un fulmine a ciel sereno, il rap ha bussato alla mia porta. Scrivere è diventata una necessità, un modo per esprimere la rabbia e la tristezza che ho vissuto da adolescente, è stato il mio modo di sfogarmi, di tirare fuori ciò che tacevo, anche perché non sono mai stato uno che parla molto, anzi. Ma non voglio annoiarvi con il mio passato cupo. Oggi, sono diverso. Ho imparato a superare quelle emozioni, a essere più versatile. Nel 2018 ho anche fondato una crew con altri ragazzi del posto,
ma alla fine ognuno ha preso la sua strada.
Qui a Belluno, le opportunità nel mondo della musica sono scarse, se non nulle. Ma io non mi sono arreso. Ho deciso di lottare, di sfidare me stesso e di cambiare le cose. Voglio portare in alto il mio nome, Raspa, e la mia città, anche se questa non mi ha mai dato una mano. I miei punti di forza? La versatilità, la capacità di adattarmi a ogni base. I miei testi sono prettamente autobiografici anche quando tratto temi universali. Ogni tanto, però, mi piace anche divertirmi, creare qualcosa di leggero e spensierato, fare show. Non è stato facile. Ho preso colpi duri, metaforicamente parlando, ma sono ancora qui.
E da ogni caduta, ho imparato qualcosa di nuovo. Sono un pessimista di natura e molto autocritico, ma sono anche consapevole delle mie capacità e della mia arte. Cosa trasmetto con la mia musica? Verità, nient'altro che verità. E voi, cosa ne pensate? Siete pronti a seguirmi in questa avventura?
